3 strategie

le 10 tecniche presentate in questo articolo sono, semplici, a volte quasi ovvie, ma che se ci pensi sai che dovresti fare ma non le fai. Non tutte hanno la stessa importanza e non devi usarle tutte, puoi scegliere quelle che meglio fittano le tue esigenze.

Le prime hanno tutte a che fare con la lettura, considerando che lo studio è essenzialmente apprendere informazioni da libri, una volta fatto bene quello è tutto in discesa. Abbiamo imparato a leggere in prima elementare ma quante volte ti capita che stai leggendo qualcosa e a fine della pagina ti chiedi che cazzo ho appena letto? le seguenti strategie ti possono essere di aiuto

  1. Previewing: prima di buttarti a leggere quello che devi fermati e prova ad avere una visione d’insieme di quello che stai per andare a imparare, dai contesto al tuo cervello per quello che leggerà da li a breve, scorri velocemente il capitolo, leggi i titoli, le frasi in grassetto i grafici. questo crea dei cassetti nel tuo cervello che poi andrai a riempire leggendo ( sul libro c’è pure un esempio di un testo da leggere con e senza contesto e cambia tutto
  2. Previewing ++: lo step successivo è provare a immaginarsi a che domande risponderà il testo, se per esempio trovi in grassetto “acidi forti” e “acidi deboli” una domanda che puoi farti è “ la differenza tra acidi forti e deboli, in questo modo prepari il tuo cervello a cercare questo tipo di informazioni e sei motivato dato che adesso la lettura ha un obiettivo: rispondere alle domande che ti sei posto all’inizio
  3. Parafrasare: mentre stai leggendo alla fine di ogni paragrafo fermati e prova a parafrasarne il contenuto, spiegalo a parole tue, dal secondo paragrafo in poi non limitarti al contenuto del paragrafo ma amalgama le informazioni con i punti appresi in precedenza
  4. Scrivi: scrivi qualche parole a bordo pagine, mappe mentali, crea flashcards. L’importante è scrivere qualcosa in maniera attiva, devi sforzarti di rielaborare non basta pensare di aver capito, non fidarti delle tue percezioni.

Tutti questi processi sembrano molto time consuming ma in realtà a conti fatti è piu veloce fare questo perchè si procede lentamente ma non bisogna tornare indietro 20 volte a rileggere, si passa da una lettura passiva come quella che ci hanno insegnato ad una attiva, nel quale non ci limitiamo ad assorbire le informazioni ma le rielaboriamo sul momento, e questo è incredibilmente efficace nel farlo sedimentare nel cervello.

Tutte le strategie appena presentate assumono il fatto che tu abbia un libro da leggere, ma non è sempre il caso, spesso il libro è opzionale e ‘bastano le slides’, ci sono passato anche io, magati le slide bastano per passare l’esame ma non a comprendere davvero l’argomento. Anche le note del professore non sono abbastanza questo perchè ci sono dei gap che il cervello del professore riempie automaticamente perchè le ha scritto lui mentre te sei li che non avendo mai metabolizzato queste cose resti inculato. Esempio per capire: ho mangiato la p_zza il tuo cervello mette pizza, ma perchè hai gia questo preconcetto nella testa mentre se stiamo parlando dell’esame di chimica organica ci sono nella testa nel professore che da per scontate cose.

  1. studia dai libri anche se non obbligatori, non preoccuparti se non sai leggerne uno in modo efficace, nessuno te l’ha mai insegnato, quante volte hai usato l’indice o la table of content? nelle prime pagine nella table of content puoi trovare facilmente un macro argomento mentre alla fine di solito c’è l’indice con tutti i concetti presentati in ordine alfabetico che ti rimandano alla pagina

  2. Vai a lezione e prendi note a mano, è stato provato che la penna è piu efficace del computer per prendere appunti, principalmente perchè la velocità di scrittura è minore bisogna fare un lavoro attivo di parafrasi nel momento della scrittura, mentre con il computer si diventa delle macchine che scrivono parola per parola, se hai paura di perdere qualcosa registra la lezione. Un altro punto a favore della penna è che non offre tutte le possibilità di distrazione di un computer. un altro consiglio che hai sentito mille volte è siediti davanti o nella colonna centrale

  3. Esercizi: tanti studenti dicono che quando incontrano un esercizio che non conoscono vanno a cercare un esempio per risolverlo, questo è sbagliato per diverse ragioni, infatti è importante sforzarsi per vedere se si è effettivamente imparato qualcosa per poi confrontare con la soluzione proposta, e se sono diverse cercare di capire quale è migliore. Inoltre leggendo subito la soluzione ti precludi la possibilità di seguire una strada alternativa, e da quel momento in poi sei incastrato.

    Se quando ci provi resti sempre bloccato a fissare il foglio, datti 5 minuti per scorrere la teoria per vedere se riesci a capire come fai, se dopo 5 minuti fallisci guarda il primo step della soluzione e prova a risolverlo, se non riesci dopo qualche minuto guarda il secondo e cosi via. in questa maniera impari a risolvere esercizi indipendentmeente dal fatto che hai visto un esercizio guida prima, e negli esami non avrai piu la scusa ‘non avevo mai visto questo esercizio

    Gli errori sono tuoi amici (durante gli esercizi) prima sbagli meglio è, è parte dell’apprendimento, prima sbagli prima impari, meglio sbagliare a casa che all’esame. inizia con esercizi semplici e vai piano piano a crescere la difficoltà

  4. Insegna: questa l’hai sentita mille volte sono sicuro, ma evidentemente unmotivo c’è , spiega a qualcuno cosa hai imparato, che sia il gatto, i peluches o tua nonna, prova a ripetere le cose con l’obiettivo di insegnarle

  5. Trova uno StudyBuddy: lavorare con qualcuno alleggerisce molto e aiuta un sacco nelle pratiche metacognitive, infatti si può usare piu cervelli per capire se qualcosa è sbagliato e si può usare come occasione per insegnarsi cose l’un l’altro. Utile anche per l’accountability, avere l’impegno e qualcuno da non deludere aiuta

  6. alla luce di quello che hai imparato prova a creare dei quiz e degli esami magari da riproporre al tuo gruppo di studio

concludendo, per avere successo all’università è piu usare le strategie giuste e impegnarsi che essere super intelligenti, l’impegno e la persistenza battono il talento è importante essere convinti di poterci riuscire, e ti garantisco che lo sei.